Come creare la propria libreria di audio ed effetti video a costo zero


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Articolo scritto e inviato a TantiLink da Alessandra Caraffa


Una breve guida ai contenuti non protetti da copyright presenti in rete

Noia, smart working, didattica a distanza, confinamenti vari hanno generato, nel corso dell’ultimo anno, un intensificarsi mai visto prima dell’uso di video online: dalle videocall cui ormai siamo avvezzi sin dalla tenera età, fino alle decine di nuovi format che tentano di trasferire contenuti informativi e di intrattenimento dalle piazze alla rete.

In molti, tra coloro che si occupano di comunicazione, si sono trovati a rimodulare in pochi mesi la natura del proprio lavoro sulla scorta dell’esigenza - tristemente innegabile - di riuscire ad entrare in contatto con le persone senza uscire di casa.

Inoltre, la ventata di digitalizzazione - stavolta non soltanto nominale - giunta insieme al Governo che per primo ha fronteggiato lo scenario pandemico, ha aperto la lunga strada che si spera condurrà ad una concezione di istruzione ed informazione finalmente informata dei nuovi strumenti di comunicazione.

Video, dunque. Video ovunque. Infografiche, animazioni, pillole informative, saggi e compiti a casa, libere traduzioni in modalità online di qualunque evento cui avremmo preferito assistere dal vivo.



Come trovare contenuti non protetti da copyright 

Se vi state affacciando con timore e tremore al mondo del video-editing per profani, sarà forse utile qualche riferimento di base, per esempio su come trovare ed inserire nei propri prodotti musiche ed effetti video in regime di copyleft o creative commons (CC0).


Il regime di copyright è infatti il primo aspetto da considerare, nel momento in cui ci apprestiamo a scaricare della musica o dei video dal web: quando un contenuto è protetto dal classico regime di copyright, infatti, scaricarlo usando uno dei servizi indicati di seguito costituisce un illecito a livello legale - e anche morale.


Pensate se un domani doveste trovare quel sofferto video-essay sull’atterraggio di Perseverance su Marte riportato su un sito di gossip spaziali senza che vi sia riconosciuta alcuna paternità sul contenuto! Pessimo, no?


Concentriamoci dunque sulla musica. Sappiamo bene quanto la colonna sonora sia fondamentale, specie se non stiamo producendo contenuti votati ad apparire su infinite timeline social - per cui esistono ulteriori specifiche che per vostra fortuna non tratteremo in questa sede.


Come trovare la musica adatta al nostro video? Dove si trovano i contenuti che si possono utilizzare senza far torto ad alcun professionista del settore? 

Ebbene, non si può che partire dallo sterminato tesoro di archive.org, che mette a disposizione qualunque genere di contenuto i cui diritti di utilizzo e riproduzione siano scaduti o aperti. Dal footage originale della Nasa alla musica classica, fino alle immagini da poter utilizzare nei propri slideshow (tra cui moltissime opere conservate presso il Metropolitan Museum of Art di New York), su Archive è normale perdersi...almeno le prime volte!


Molto usato ed apprezzato anche il - piuttosto contenuto - catalogo musicale di Bensound, che come Free Music Archive consente di sfogliare i brani con una pratica suddivisione per generi ed utilizzo.


Una volta accontentato il purista indie che alberga in voi, però, datevi anche la possibilità di sfogliare le numerosissime librerie audio e video disponibili su YouTube. Basterà eseguire una banale ricerca del tipo “free music” o “no copyright music” per scoprire una gran quantità di contenuti destinati proprio ai content creators.


Per creare la vostra personale libreria di colonne sonore sarà dunque sufficiente scaricare i brani in formato mp3, pronti per essere inseriti nei vostri video. Sui siti dedicati esplicitamente ad un uso simile dei contenuti troverete un pulsante per il download diretto, che rimanda alle specifiche richieste dell’autore in merito a licenza ed uso.


Per scaricare da YouTube, invece, le strade maestre sono due: o scegliete una app che converta in mp3 e scarichi i file, oppure vi affidate ad uno dei tanti servizi online che permettono di convertire e scaricare contenuti senza bisogno di installare app o software specifici.


Siti del genere ce ne sono a decine e, come è ovvio quando si parla di mercati che si muovono sul margine della liceità, compaiono e scompaiono con una certa velocità. Tra i tanti che troverete vagando anche a caso in rete, è certamente consigliabile accordare una certa preferenza a quelli che consentono di scegliere, quantomeno, la qualità audio ed il formato file (come https://ytmp3.it).




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