Proteggere i bambini dai principali pericoli di Internet

 

Proteggere i bambini dai principali pericoli di Internet

Sicurezza su Internet: ecco i principali pericoli per i bambini e i ragazzi e come evitarli


In questa era digitale molti bambini piccoli e gli adolescenti passano gran parte del tempo libero online, attaccati al proprio dispositivo mobile o da PC. 

Internet e la tecnologia Web può offrire ai bambini molte opportunità di apprendimento e svago ma può anche in certi casi rappresentare una seria minaccia.


Video violenti, immagini inadeguate e pornografia sono soltanto alcuni dei pericoli che i piccoli possono incontrare navigando il Web. Anche con funzionalità come la ricerca sicura ed il parental control,  i bambini incontrano spesso contenuti assai dannosi.

C'è da dire che certa accortezza non funziona se il bambino ha più familiarità con Internet del suo tutore.


Il cyberbullismo


Uno dei tanti pericoli proveniente da Internet è il cyberbullismo. Un fenomeno frequente e dannoso, basta uno smartphone.

Colpisce prevalentemente ragazzi tra 11 e 17 anni con comportamenti offensivi e violenti da parte dei coetanei. Le vittime predilette di questo fenomeno sono soprattutto le bambine tra gli 11 e i 13 anni.

Il cyberbullismo attraverso messaggi di testo, piattaforme di social media e chat room, è purtroppo molto diffuso nel mondo di oggi, è probabilmente una delle minacce più difficili da affrontare.
La soluzione migliore sarebbe quella di impedire a tuo figlio di creare un profilo sui social media.

Le chat room e i social media possono a sua volta essere un mezzo usato anche dai predatori per trovare bambini piccoli e gli adolescenti; facendo amicizia con loro fingendo di avere la loro età, con il rischio di convincerli a fare ciò che vuole.

Circa il 59% degli adolescenti riferisce di essere stato molestato o vittima di bullismo online.



Cosa pensano i diretti interessati?


Per il Safer Internet Day 2017, l'Unicef ha reso noto un sondaggio: Nel mondo un utente di Internet su tre è un bambino.

"Oltre la metà (53%) degli adolescenti nel mondo crede fermamente che i bambini e gli adolescenti corrano il rischio di essere vittime di abusi sessuali o di essere sfruttati attraverso il web, e un altro 27% si trova abbastanza d’accordo.


Lo stesso sondaggio rivela che oltre la metà degli adolescenti pensano che i loro amici siano entrati in contatto con situazioni pericolose online, anche se circa 9 intervistati su 10 credono di poter evitare i pericoli del web.

Il 59% degli adolescenti crede che incontrare nuove persone online sia abbastanza o molto importante per loro, e il 90% pensa che socializzare e comunicare con i propri amici online sia altrettanto importante".



Altri dati forniti da Unicef:


"Ogni giorno nel mondo 175.000 bambini e ragazzi si connettono per la prima volta nella loro vita a Internet: in media, uno ogni mezzo secondo.

Globalmente, un utente su tre è minorenne: il gruppo di età di gran lunga più connesso, con un tasso di presenza online del 71% rispetto al 48% della popolazione totale. 


L’accesso digitale espone questi bambini ad un gran numero di benefici e opportunità, e allo stesso tempo a una serie di rischi e minacce, tra cui l'accesso a contenuti dannosi, lo sfruttamento e l'abuso sessuale, il cyberbullismo e uso improprio di informazioni private.

Secondo i dati UNESCO sulla prevalenza del cyberbullismo nei paesi ad alto reddito, la percentuale di bambini e adolescenti che ne sono vittime varia tra 5% e 21%, con una maggiore probabilità per le ragazze di subire questo genere di angherie.


In Italia naviga su Internet il 90,2% dei giovani tra i 15 e i 24 anni in particolare, il tasso è pari a 89,8% fra le ragazze e a 90,6% fra i coetanei maschi.

Il cyberbullismo può causare profonde ferite perché può rapidamente raggiungere un’audience molto estesa e rimanere accessibile online a tempo indeterminato, perseguitando virtualmente le sue vittime per tutta la vita.

Secondo gli studi, le vittime di cyberbullismo hanno maggiori probabilità di entrare nel consumo di alcool e droghe e di cadere nell'abbandono scolastico rispetto agli altri studenti.

Essi hanno anche maggiori probabilità di conseguire risultati scolastici negativi, avere bassa autostima e problemi di salute. In situazioni estreme, il cyberbullismo può condurre al suicidio". 


Leggendo questi dati c'è poco da stare tranquilli. Spiegare ai propri figli i possibili rischi del Web non è evidentemente sufficiente.

Forse i primi ad avere bisogno di un piccolo aiuto sono proprio i più grandi. La maggior parte delle persone ha una scarsa consapevolezza o del tutto nulla della quantità di dati personali immessi in Internet, e, ancora meno, dell’utilizzo che altri potrebbero farne.


I più piccoli imitano i più grandi.


Come i grandi inviano messaggi privati è pubblicano sui social aggiornamenti di stato che potrebbero danneggiare la propria reputazione. I materiali messi online rimangono lì per sempre.

Uno studio condotto da AVG qualche anno fa (era il 2014) ha rilevato che 1 bambino su 3 ha rimpianti per qualcosa che ha fatto online prima di compiere 16 anni.


AVG Technologies - Teen Survey Infographic

AVG Technologies ha intervistato quasi 4.000 ragazzi di età compresa tra 11 e 16 anni a settembre 2014 in AUS, BRA, CAN, CR, FR, GER, NZ, Regno Unito e Stati Uniti.


Quasi un terzo degli adolescenti (28%) si è pentito di aver pubblicato qualcosa online. La ricerca ha anche rilevato che il 32% ha chiesto a qualcuno di rimuovere i contenuti pubblicati online, perché non gli piaceva (61%) o era troppo personale (28%). Una volta che i materiali finiscono online, è quasi impossibile cancellarli completamente.



In Italia va meglio? Direi di no.


La società di sicurezza informatica Kaspersky ha commissionato a Educazione Digitale il sondaggio che ha coinvolto un campione di 1.833 bambini italiani  tra maggio e ottobre 2021.

Hanno collaborato all'indagine 88 scuole italiane, parte del progetto Digital Security di Kaspersky.


Dal sondaggio è venuto fuori che il 40% dei bambini, tra i 5 e 10 anni, intervistati da Educazione Digitale, ha ammesso di condividere dati e informazioni personali online, anche a sconosciuti.

Il 36% di loro ha dichiarato di aver ricevuto su internet proposte pericolose da parte di contatti estranei.


Se hai ben letto questi dati agghiaccianti ora sai che l'utilizzo di Internet comporta sicuramente la sua giusta dose di rischi. Questi rischi sono amplificati per i bambini e i ragazzi che non sanno navigare sul Web in sicurezza.

Come genitore, dovresti essere consapevole di questi rischi in modo da poter proteggere meglio i tuoi figli, assicurandoti che abbiano esperienze positive e sicure online.


Cosa può fare un Genitore per ridurre i possibili rischi dall'uso improprio di smartphone e social?

Parlare. Parlare con i propri figli di cosa può accadere se si usa la tecnologia nel modo sbagliato è la base di tutto.

Fai sapere ai tuoi figli che possono sempre venire da te se sono vittime di bullismo o preda di un pedofilo. Incoraggia i tuoi figli a interagire online solo con chi conoscono nel mondo reale, come amici e parenti.


L'uso eccessivo di Internet può anche causare o contribuire almeno in parte ad una miriade di problemi di salute, uno dei tanti è sicuramente l'obesità infantile, frutto della mancata attività fisica sostituita da giochi per computer e smartphone, televisione e dalla navigazione in Internet.


Ricordati sempre che sei tu il genitore. Dai il buon esempio. Controlla tutti i giorni in che modo i tuoi figli usano Internet, e se necessario, vieta o limita l'uso dello smartphone o del PC.

Puoi farlo grazie anche alla tecnologia. Potresti ad esempio installare un buon Parental Control come Qustodio o FamiSafe.




Nessun commento:

Posta un commento

Per commentare potete usare un account Google / Gmail. Si prega di non inserire link cliccabili nei vostri commenti. Il vostro intervento dovrà essere il più pertinente possibile all'articolo in questione. Seleziona "Inviami notifiche" per ricevere via email un avviso di risposta.