Come capire se un sito web è sicuro per navigarci senza rischi?


come riconoscere un sito web sicuro

Oggi più di ieri navighiamo online per fare qualsiasi cosa. Apriamo siti per lo shopping, controlliamo il saldo del conto corrente, leggiamo articoli di giornale, ci intratteniamo con piattaforme di streaming e manteniamo i contatti sui social network. Internet ha reso tutto più veloce e accessibile, ma questo non significa che sia sempre un luogo "piacevole".
I dati dell'Anti-Phishing Working Group ci dicono che il numero di attacchi di phishing è aumentato nell'ultimo anno. Nel secondo trimestre 2025 sono stati segnalati 1.130.393, in aumento rispetto ai 1.003.924 del primo. Oltre 4 milioni a livello globale nel 2024. Ogni clic potrebbe essere l'ultimo, e ce ne accorgiamo solo quando ci sbattiamo il muso. Forse ti è già successo, non è vero?


Come capire se un sito web è sicuro per navigarci senza rischi? Bella domanda la tua. Basta imparare a riconoscere subito quando un sito web non è come dovrebbe essere, mettendo in pratica tutte le buone abitudini per proteggere i nostri dati.



Perché la sicurezza dei siti web è fondamentale?

In molti si rendono conto dei pericoli di Internet solo dopo aver subito una truffa o un furto di dati. Pensare che gli hacker attaccano solo grandi aziende o personaggi famosi è l'errore più grande che potresti fare. Infatti, molto spesso ad essere colpiti sono proprio gli utenti comuni perché più vulnerabili e meno preparati.


Immagina per un attimo di inserire i dati della tua carta di credito su un sito di e-commerce apparentemente legittimo. Nel giro di pochi secondi potrebbero finire nelle mani sbagliate. Oppure considera il caso di una pagina di login falsa di una banca online: basta inserire username e password e avrai consegnato le credenziali al truffatore. Guarda che non si tratta di scenari rari, ma di situazioni che avvengono quotidianamente.
Proteggere la tua sicurezza digitale significa proteggere la tua vita reale, perché oggi i due mondi si sono fusi.


Come capire se un sito è sicuro partendo dal protocollo

Il primo aspetto da osservare quando visiti un sito web è l'indirizzo che appare nella barra del browser. Un sito affidabile deve utilizzare il protocollo HTTPS. La presenza della "s" finale ti dice che la connessione tra il tuo computer (o il dispositivo mobile) e il server è crittografata.
In pratica, le informazioni che scambi – come password, numeri di carte o dati anagrafici – vengono rese illeggibili a chiunque tenti di intercettarle. Se invece trovi soltanto "http" senza la "s", significa che tutti i dati viaggiano in chiaro e sono più vulnerabili.


Accanto all'URL deve essere presente la classica icona a forma di lucchetto. Questo simbolo non è un semplice dettaglio grafico, ma certifica che il sito utilizza un certificato SSL o TLS valido. Cliccando sopra puoi ottenere informazioni utili: il nome del sito, la durata del certificato e l'autorità che lo ha emesso. Se è legittimo mostrerà dati coerenti; se invece risulta scaduto o rilasciato a un'entità sconosciuta, non inserire alcuna informazione personale.


Prova a navigare sul sito ufficiale di Amazon (o altrove), questo sarà intestato ad "Amazon Inc." e rilasciato da un'autorità riconosciuta a livello internazionale. Se noti che è intestato a un soggetto sconosciuto, probabilmente non sei sul sito reale.
Attenzione: anche i certificati gratuiti (come quelli di Let's Encrypt) possono essere sfruttati da malintenzionati, quindi è sempre bene guardare l'insieme dei dettagli, non solo la presenza del lucchetto.


Per capire meglio come funziona il tutto, facciamo finta di voler inviare una lettera contenente informazioni riservate. Senza SSL, la scriveresti e la metteresti in una busta completamente trasparente: chiunque lungo il percorso potrebbe leggerla. Giusto? Con l'SSL, invece, la metti in una busta colorata e ben sigillata e la consegni a un corriere affidabile che la recapita al destinatario.
Questo è il motivo per cui le banche, gli e-commerce e in generale qualsiasi sito (compreso questo) che si rispetti non può fare a meno di un certificato valido e di un protocollo con connessione crittografata TLS/SSL.



Siti web contraffatti e siti web compromessi: Quali sono le principali differenze?

Prima di proseguire con la lettura è bene precisare che non tutti i siti potenzialmente pericolosi sono uguali. È importante capire bene le differenze.


I siti contraffatti sono creati appositamente per trarti in inganno.
La tecnica più diffusa è il phishing, in cui i truffatori realizzano copie quasi identiche di portali famosi, come banche, servizi email o social network.
Questi siti falsi invitano l'utente distratto a inserire credenziali, dati personali o informazioni di pagamento.
Il trucco sta proprio nei dettagli dell'URL. Ad esempio: "www.tantlink.net" invece di "www.tantilink.net". Oppure un'aggiunta sospetta come "tantilink-qualcosa.net" invece di "tantilink.net". Chi non presta attenzione rischia di cadere nella trappola e regalare i propri dati al criminale di turno.


I siti compromessi, invece, sono piattaforme inizialmente sicure che sono state violate. In questo caso, il navigatore si trova su un sito legittimo ma esposto a rischi.
Qui gli hacker possono inserire codice malevolo che forza il download di file infetti o che reindirizza automaticamente verso pagine pericolose.
Può trasmettere malware come spyware, che monitora le attività, adware, che inonda il computer di pubblicità invasive, o ransomware, che blocca tutti i file chiedendo un riscatto per riaverli.
Ti faccio un esempio pratico: se visiti il sito di un piccolo negozio online che conosci da anni e improvvisamente vieni bombardato da pop-up strani o da richieste di scaricare file, è altamente probabile che questo sia stato violato.


Strumenti online per verificare l'affidabilità di un sito web

Quando hai dubbi sull'affidabilità, non devi basarti solo sulla tua intuizione. Esistono strumenti gratuiti che possono fornirti risposte rapide e concrete. Uno dei più noti è Google Safe Browsing, che scansiona miliardi di URL per identificare siti web non sicuri e verificare se è stato segnalato per attività sospette.
Un altro servizio utile è VirusTotal, qui si analizza un URL o un file con diversi motori antivirus contemporaneamente.


Se vuoi avere più informazioni sul proprietario di un sito, puoi utilizzare un servizio di Whois Lookup, che mostra a chi è intestato il dominio e da quanto tempo è attivo. Un dominio registrato da pochi giorni o mesi e con dati poco trasparenti è più sospetto di uno che esiste da anni ed è intestato a un'azienda riconosciuta. E poi tool online come ScamAdviser ti forniscono una valutazione complessiva, basandosi su parametri tecnici e feedback di altri utenti.
Se vuoi andare ancora più a fondo, prova il mio Free IP Geolocation: Scopri posizione e dettagli IP / IPv4 e IPv6.


Un altro segnale utile è quello offerto direttamente dal tuo browser: Chrome, Firefox e gli altri mostrano avvisi di sicurezza segnalandoli come pericolosi. Non ignorarli.



Best practices per navigare online in sicurezza

Se hai letto fin qui, sono sicuro che hai capito perché riconoscere un sito sicuro è fondamentale, ma altrettanto importante è adottare le solite best practices che riducono il rischio di cadere nelle trappole digitali.
Per iniziare bene, mantieni sempre aggiornati i tuoi dispositivi.

Aggiornamenti

Sia il sistema operativo che il browser e i programmi installati devono ricevere regolarmente le patch di sicurezza e gli aggiornamenti di versione che chiudono le porte delle vulnerabilità sfruttate dai criminali informatici.

Antivirus

L'antivirus non è un optional ma il tuo migliore alleato. Oggi i software di sicurezza non si limitano a scansionare file sospetti come facevano un tempo, ma hanno integrate delle funzionalità avanzate che possono proteggerti anche dai tentativi di phishing, con avvisi automatici quando stai visitando siti pericolosi.

Password Manager

Sapevi che anche nel 2025 le password sono il punto più debole? Utilizzare la stessa combinazione per più account è un grave errore, perché se una sola viene rubata, tutte le altre diventano vulnerabili. Devono essere lunghe, complesse e uniche.
Per semplificare la gestione, usa un password manager che le memorizza in modo sicuro.
ProtonPass e NordPass sono le migliori.
Abilita anche l'autenticazione a due fattori. Oltre alla password, richiede un secondo codice, spesso inviato via SMS o generato da un'app dedicata come Google Authenticator.

Virtual Private Network

Infine, presta attenzione quando utilizzi reti Wi-Fi pubbliche, come quelle di bar o aeroporti. Queste reti sono facili da intercettare. Per proteggerti, è bene usare una VPN come NordVPN o CyberGhost, che crea un tunnel crittografato e rende invisibili le tue attività online.
Su TantiLink puoi leggere diversi articoli e recensioni VPN se vuoi saperne di più.



Esempi concreti di truffe online e come riconoscerle

Se vogliamo comprendere meglio tutti i possibili rischi, è utile analizzare alcuni casi tipici di truffa. Uno dei più comuni riguarda i finti e-commerce che offrono prodotti a prezzi incredibilmente bassi. Qui si viene attirati dall'offerta e si procede subito all'acquisto, ma come puoi immaginare il prodotto non arriverà mai e i tuoi soldi saranno persi per sempre.


Un altro esempio diffuso è quello delle email che imitano perfettamente i messaggi ufficiali delle banche o di altri servizi. In queste comunicazioni viene chiesto con tanta cortesia di "aggiornare" subito le credenziali tramite un link, che in realtà porta a una pagina contraffatta (classico phishing).


Anche le piattaforme di streaming illegale possono essere molto pericolose. Si pensa di essere furbi perché si risparmia guardando film o eventi sportivi gratuitamente, ma dietro queste si nascondono virus pronti a infettare il computer. Idem se bazzichi su siti per il download di giochi o programmi craccati.
E che dire delle false lotterie online? Ricevi un bel messaggio che ti informa di una vincita improvvisa, ma per incassarla devi fornire dati bancari o pagare una piccola somma "anticipata". Naturalmente, si tratta di un inganno ben studiato.


Come funzionano tecnicamente questi attacchi?
Dietro un'email (o un SMS) di phishing o un sito contraffatto c'è quasi sempre uno schema preciso. Per esempio, l'aggressore registra un dominio simile a quello originale, crea una copia grafica del sito vero e aggiunge uno script che cattura i dati inseriti nei campi di login.
Nei fake e-commerce il pagamento avviene tramite gateway non sicuri o wallet temporanei, così il denaro non è rintracciabile.
Nei siti compromessi viene iniettato JavaScript malevolo che reindirizza automaticamente verso pagine di download o installa un keylogger per registrare ciò che digiti.


Infografica: 10 mosse per non farti fregare online

La Checklist: un breve riepilogo con le regole d'oro per riconoscere un sito sicuro

  • Controlla sempre che l'URL inizi con https:// e che ci sia il lucchetto accanto.
  • Verifica i dettagli del certificato SSL/TLS (emittente e validità).
  • Attenzione a domini strani, con errori di battitura o aggiunte sospette.
  • Non ignorare gli avvisi del browser su siti potenzialmente pericolosi.
  • Leggi sempre la privacy policy e i dati legali del sito.
  • Cerca recensioni online (Trustpilot, forum, social) prima di comprare.
  • Utilizza strumenti come Google Safe Browsing, VirusTotal o ScamAdviser per fare un controllo rapido.
  • Proteggi i tuoi account con password uniche e un password manager.
  • Abilita l'autenticazione a due fattori dove possibile.
  • Evita le reti Wi-Fi pubbliche o usa sempre una VPN.

Anche per oggi è tutto. Ti è mai capitato di imbatterti in un sito sospetto o di essere vittima di una truffa online? Raccontalo nei commenti qui sotto: la tua esperienza può aiutare altri lettori a evitare lo stesso errore.


Se hai trovato utile questa guida, condividila sui social o inviala a un amico: più persone conoscono questi consigli, meno utenti cadranno nelle trappole digitali.
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