Navigazione in incognito: guida completa alla privacy online


Illustrazione di un laptop con il simbolo della navigazione in incognito per la protezione della privacy online

Sicuramente ti sarà capitato tante volte di voler cercare un regalo per il tuo partner, visitare siti piccanti o di voler consultare un sito medico, e poi il giorno dopo ti ritrovi con banner pubblicitari imbarazzanti. È in questi momenti che ti ricordi di passare alla navigazione in incognito (o in modalità privata), indossando quel bel mantello dell'invisibilità.
Ma sei sicuro che questo mantello sia trasparente al punto giusto?


Credi di essere diventato/a Susan Storm? Non è così purtroppo.
In realtà, il funzionamento è più simile a un supervisore che chiude un'occhio per un po' di tempo: il browser non annota nulla nel suo registro, invece di salvare l'URL di ogni pagina Web che visiti conservando tutte le informazioni anche al termine della sessione.


Indice


Cos'è la navigazione in incognito e come funziona in realtà

La modalità in incognito è come una 'bolla' per navigare sul web.
Quando apri una finestra in incognito su browser come Google Chrome, Mozilla Firefox o Safari, questi smettono di salvare tre tipi di dati: la cronologia dei siti visitati, le informazioni inserite nei moduli (come nomi o indirizzi) e i famigerati cookie. Questi ultimi, se non lo sapessi, sono piccoli file che tutti i siti usano per ricordarsi di te quando non sei in incognito. Insomma, vieni considerato un "visitatore sconosciuto" su tutti i siti Web, ma il tuo indirizzo IP rimane sempre visibile a tutti.


Una volta chiusa la finestra, tutto questo sparisce dal tuo computer o smartphone. Tutto ma non i file che scarichi e i preferiti creati, quelli restano lì, esattamente dove li hai lasciati.

Come passare alla modalità in incognito da PC e smartphone

Se non sei mai passato in modalità in incognito e vuoi sapere come si fa, sappi che è possibile farlo con tutti i browser Web. Ecco qualche esempio:

  • Chrome: Vai in alto a destra sui tre puntini verticali e clicca su Nuova finestra di navigazione in incognito, o premi i tasti Ctrl + Maiusc + N su Windows e Linux, o tasto Comando + Maiusc + N su Mac.
  • Edge: Clicca sui tre puntini orizzontali (sempre in alto a destra) e scegli Nuova finestra InPrivate.
  • Safari: Clicca su File > Nuova finestra privata.
  • Firefox: Apri il menu con le tre linee in alto a destra e seleziona Nuova finestra anonima.
  • Opera:Clicca sul menu nell'angolo in alto a sinistra > Nuova finestra riservata.
  • Su Android: Apri Chrome e tocca il pulsante del menu a tre puntini nella barra degli indirizzi > seleziona Nuova scheda in incognito dalla finestra a discesa con diverse opzioni.
  • Safari su iPhone: Apri Safari > tocca il pulsante Pannelli (icona con i due quadrati) > seleziona Privata > tocca [numero] pannelli e poi Fine.

I limiti della modalità privata

Bisogna subito chiarire la differenza tra la privacy locale (che sarebbe il tuo dispositivo) e la privacy online (il mondo esterno). La navigazione in incognito agisce solo sulla tua "stanza". Per capire meglio facciamo un semplice esempio.
Tu esci di casa dopo una sessione in incognito: i tuoi familiari (chi usa il tuo PC dopo di te) non sanno dove sei stato mentre navigavi, ma le telecamere stradali (il tuo fornitore di servizi internet) e il negozio dove sei entrato (il sito web visitato) sanno benissimo chi sei, dove sei, cosa fai e cosa ti piace.


Anche se il browser non salva la cronologia, il tuo indirizzo IP rimane visibile come una targa d'auto. Se sei in ufficio o a scuola, possono comunque monitorare il traffico attraverso la rete aziendale. Insomma, non sei affatto invisibile agli occhi del mondo.


Come cancellare la cronologia di navigazione in incognito

A parte te, molti utenti si staranno domandando se, una volta chiusa la finestra privata, rimangano comunque delle tracce sul computer o su dispositivo mobile.
Anche se il browser cancella buona parte dei file, nel sistema operativo rimangono "residui passivi", come i record nella cache DNS che tengono traccia dell'IP e del nome host.
Pulire è il modo migliore per garantirsi che un'altra persona con un minimo di conoscenza tecnica che ha accesso fisico al dispositivo possa esaminare i risultati DNS e di conseguenza la cronologia di navigazione in incognito.


Un altro buon motivo per eliminare tutto è che se un criminale informatico riesce ad entrare nel tuo dispositivo avrà anche i dati delle tue sessioni online private.


Ma questo non è tutto. Come vedremo ora, la pulizia locale non risolve il problema della visibilità esterna: anche con un sistema perfettamente pulito, la tua identità rimane esposta sulla rete.

Windows

Per fare una pulizia profonda su Windows, ad esempio, puoi aprire il Prompt dei comandi come amministratore e digitare ipconfig /flushdns seguito dal tasto Invio per svuotare la cache DNS degli indirizzi visitati memorizzati dal sistema operativo, non dal browser. È un metodo rapido per cancellare quelle tracce che il browser ignora.
Se invece vuoi prima visualiizare la cronologia della cache: ipconfig/displaydns e pigia il tasto Invio.


Se hai navigato per sbaglio senza attivare l'incognito, niente panico: usa un tool come BleachBit, alternativa a CCleaner o Glary Utilities (anche per Android) per spazzare via in un colpo solo cookie e file temporanei già salvati sul disco, facendo attenzione a quello che selezioni.

Android

Apri Chrome > nella barra degli indirizzi scrivi chrome://net-internals/#dns > seleziona DNS > tap su Clean host cache.


Navigazione in incognito vs VPN: le differenze sostanziali

Se la navigazione in incognito è un lucchetto sulla porta di casa, una Virtual Private Network (VPN) è un tunnel blindato che ti porta direttamente a destinazione senza farti vedere da nessuno in strada crittografando tutto il traffico in entrata e in uscita.
Usare una buona VPN no log non significa solo cambiare il proprio indirizzo IP, nascondere la propria posizione geografica, accedere ai siti web bloccati con IP straniero, ma navighi sicuro su reti Wi-Fi pubblici (come quelli dei bar o degli aeroporti) evitando anche che il tuo ISP sappia quali siti frequenti.

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Consigli pratici per una protezione a 360 gradi

Oltre a navigare con navigazione in incognito e VPN attiva, ci sono piccoli accorgimenti quotidiani che possono fare la differenza. Ad esempio, utilizzare motori di ricerca che non tracciano l'utente, come DuckDuckGo, Startpage, Swisscows, Brave Search, Qwant, e il meta motore open-source Searx, in modo da ridurre drasticamente la quantità di dati che regali ai colossi del web. E browser privati come LibreWolf, Brave, Tor Browser.


Un altro suggerimento è l'uso di estensioni del browser (o VPN già provvista) che bloccano i tracker pubblicitari come AdGuard AdBlocker e uBlock Origin.
Privacy Badger, invece, impara automaticamente a bloccare i tracker osservando i domini che navighi.


Anche se sei in navigazione in incognito, molti siti cercano di "darti un'impronta" digitale (fingerprinting) basandosi sull'User Agent, la lingua, il fuso orario, la risoluzione del tuo schermo, font installati, plugin e le impostazioni, in modo che, una vota messi insieme, identificano il tuo dispositivo in modo univoco permettendogli di riconoscerti anche senza i cookie, associando il tuo comportamento su diversi siti Web.


Perché i siti web ci vogliono tracciare?

Bella domanda la tua. Non è solo una questione di curiosità, è un vero e proprio modello di business. I dati sono il nuovo petrolio e i siti web hanno perfezionato tecniche di estrazione degne di un film di spionaggio. Ma perché lo fanno? Principalmente per venderci qualcosa, certo, ma il "come" è la parte più affascinante (e un po' inquietante).
La geolocalizzazione e il browser sono due degli strumenti utilizzati per la raccolta dei dati e il tracciamento delle attività, e i Tracker è la tecnologia usata che raccoglie le informazioni.


Proprio il browser è il mezzo che ti permette di esplorare il Web. I web tracker sono piccoli frammenti di codice che agiscono come detective invisibili.
Alcuni sono "buoni", come quelli che ricordano che avevi messo un paio di scarpe nel carrello (cookie di prima parte), evitandoti di doverle cercare ogni volta. Altri non lo sono o solo in parte, come i tracker di terze parti: script inseriti da aziende pubblicitarie che ti seguono di sito in sito, annotando ogni tua mossa per creare un profilo psicologico e commerciale che calza a pennelo.


E se pensi che la navigazione in incognito ti salvi da tutto, c'è una brutta notizia: il browser fingerprinting, che sarebbe il "livello pro" del tracciamento.
Come accennato prima, invece di usare i cookie, il sito analizza un mix unico di informazioni del tuo dispositivo: la risoluzione dello schermo, la versione del sistema operativo in uso, ecc.
Messi insieme, questi dati creano un'impronta digitale talmente specifica che puoi essere identificato tra milioni di altri utenti, anche se stai usando la modalità privata.
È un po' come cercare di passare inosservati a una festa indossando una maschera, ma scordandosi di coprire il tatuaggio gigante che hai sul braccio.


Le aziende chiamano tutto questo "personalizzazione dell'esperienza utente". In realtà, è retargeting selvaggio: quel fenomeno per cui guardi un trapano su un sito di bricolage e, per le prossime settimane l'intero web sembra convinto che la tua unica missione di vita sia bucare pareti.


Oltre alla pubblicità, questi dati servono per il prezzo dinamico. Se ad esempio visiti un sito di voli questo capisce che hai urgenza di quel biglietto (perché ha tracciato quante volte hai rinfrescato la pagina), e il prezzo può magicamente lievitare.


Insomma, i siti ci tracciano perché siamo noi il prodotto. La navigazione in incognito dà una mano a ripulire il "diario locale", ma senza una protezione in più come quella di una VPN o l'uso di estensioni anti-tracker, siamo comunque sotto i riflettori.
Proteggersi non è paranoia, è solo buonsenso digitale... e un modo per evitare che il web ci conosca meglio di nostra madre.


FAQ

La navigazione in incognito nasconde l'IP? No. L'IP resta visibile ai siti e al tuo fornitore internet. Per nasconderlo serve una VPN, un proxy o un browser come Tor Browser.


Posso essere rintracciato dalla polizia? Sì. Le autorità possono richiedere i log al tuo provider (ISP), che registra ogni tua connessione anche se in finestra di navigazione in incognito.


I cookie vengono salvati? Sì, ma solo temporaneamente. Vengono eliminati del tutto non appena chiudi la finestra o la scheda in incognito.


Cos'è il browser fingerprinting? È una tecnica che identifica il tuo dispositivo tramite dettagli unici rendendoti tracciabile anche senza cookie.


I siti possono sapere chi sono in incognito? Sì, se effettui l'accesso a un tuo qualsiasi account. In quel caso, l'attività privata viene collegata al tuo profilo reale.


Come blocco i web tracker? Oltre all'incognito, usa estensioni anti-tracker o una VPN con blocco minacce integrato.



Per oggi è tutto. Spero che questo articolo ti abbia aiutato a fare chiarezza su come proteggere davvero la tua privacy online. Se hai dubbi o vuoi condividere la tua esperienza con me e la community, lascia un commento e non dimenticare di condividere queste info con i tuoi amici e colleghi.


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